1° fine settimana
Psicologia degli ambiti e definizione di prevenzione. (Che cosa è la psicologia degli ambiti: storia del concetto e della pratica di prevenzione al momento attuale).
Abstract della lezione
Presentazione.
Nella scuola l’asse centrale passa per due nozioni: prevenzione e cambiamento.
Entrambe vanno sostenute da altri due assi: apprendimento e comunicazione.
Contesto storico.
La scuola di Chicago (dal 1900 al 1930): gli interazionisti simbolici Tosquelles e la psicoterapia istituzionale.
Il concetto di uomo in situazione (Lagache).
Il lavoro di Bleger e Pichon Riviere sulla psicologia degli ambiti nel periodo fine anni ’50 – inizio anni sessanta.
La nozione di Psicologia degli Ambiti da parte di Jose Bleger, come campo di analisi e di intervento: Individuo – Gruppo – Istituzione – Comunità.
La policausalita’ degli eventi. La produzione di soggettività.
Il manifesto e il latente.
Ogni comportamento emerge da un ambito determinato.
Motivazione, indirizzo, fine e struttura (forma) dei comportamenti.
Le tre aree del comportamento: mente, corpo, mondo esterno.
Dalla policausalita’ alla causalita’ strutturale: serie complementari di Freud e retroazione degli effetti sulle cause.
2° fine settimana
L’intervista individuale. (Il colloquio individuale come strumento di ricerca: differenza fra colloquio anamnesico e clinico. il colloquio individuale e prevenzione).
Abstract della lezione
Il primo colloquio
Il primo colloquio è il primo, ma non necessariamente l’unico, momento di contatto con chi formula la richiesta.
Il campo psicologico.
Chi partecipa al colloquio produce, ipso facto, un campo.
Il campo è determinato da alcune variabili, che indichiamo come setting.
Le variabili che concorrono a definire il setting sono quattro: Tempo, Spazio, Ruolo / Funzione, Compito. Di queste variabili, il Tempo, lo Spazio e il Compito sono identici per tutti i partecipanti al colloquio, mentre la diversità del ruolo stabilisce il vincolo / legame tra i partecipanti.
La dissociazione strumentale (o operativa)
L’intervistatore deve agire mantenedosi dissociato, cioè operare in parte attraverso un’identificazione proiettiva con l’intervistato ed in parte mantendosi al di fuori, osservando e controllando cosa succede nel campo psicologico.
Qui, ora, con me
Ciò che viene detto durante il colloquio deve essere sempre giudicato secondo il principio che non è rappresentativo della peronalità di chi parla.
Rapporto bicorporale e tripersonale: durante il colloquio individuale (intervistatore – intervistato) il terzo e’ sempre latente, mai completamente assente.
3° / 4° fine settimana
L’intervista gruppale (nozioni di processo gruppale, di compito, di sviluppo e di resistenza gruppale. Concetto di équipe).
Abstract della lezione
Schema Concettuale di Riferimento Operativo (ECRO)
“L’insieme di idee, attitudini, emozioni, conoscenze ed esperienze con cui l’individuo pensa ed agisce.” (José Bleger).
È lo strumento con cui l’operatore entra nella situazione che definisce il colloquio gruppale
Il gruppo
“Insieme di persone riunite da costanti di tempo e spazio, che si integrano tra loro attraverso una mutua rappresentazione interna e che si propongono implicitamente od esplicitamente un compito, che costituisce la qualità del gruppo”. (Pychon Riviere)
Come si forma un gruppo: struttura del gruppo e processo gruppale
Il passaggio da raggruppamento a gruppo è reso possibile dal SETTING (mettere link).
Assunzione ed aggiudicazione dei ruoli
È la dinamica che può condurre alla decostruzione dell’ECRO con cui l’individuo è arrivato al gruppo e favorire la creazione di un nuovo ECRO gruppale.
Il Coordinatore
È colui che segnala gli ostacoli nelle conoscenze e i blocchi affettivi che si manifestano nel legame tra il gruppo ed il compito. Il coordinatore interviene attuando una dissociazione strumentale rispetto al gruppo, con interpretazioni e segnalazioni.
Compito e gruppo I e Compito e gruppo II, a cura di Massimo Ferrari
5° fine settimana
La famiglia (La famiglia come gruppo. Concetto di emergente familiare. Colloquio familiare come strumento).
Abstract della lezione
La famiglia come gruppo
La famiglia è un gruppo preformato, ma è anche una istituzione con regole e norme, come ad esempio il divieto dell’incesto, e con diversi compiti (economici, sociali, relazionali, riproduttivi)
Anche nella famiglia si formano le mutue rappresentazioni interne
Il bambino, la funzione materna, la funzione paterna
La triangolazione all’interno della famiglia. Per osservare le dinamiche del gruppo familiare occorre adottare uno schema di rifermento in cui ogni soggetto viene inserito in una rete di vincoli non determinati dalla biologia, cioè non di vincoli di sangue ma di tipo culturale.
Il colloquio familiare
Il gruppo familiare va osservato all’interno di un campo (o setting).
Il colloquio, come strumento, deve decodificare la richiesta (manifesto, latente, gruppo interno – gruppo primario, dissociazione strumentale, ECRO)
Dal sintomo individuale all’emergente familiare, di Loredana Boscolo)
6° / 7° fine settimana
Problemi istituzionali
(Concetto di istituzione, intervento istituzionale. Analisi istituzionale).
Abstract della 6a lezione
L’analisi istituzionale
Breve excursus storico: François Tosquelles, Jacob Moreno (la sociometria), Kurt Lewin (la dinamica di gruppo).
La Psicoterapia Istituzionale: “Curare l’istituzione della cura”
La Psicologia dei Gruppi: “la formazione e l’intervento psicologico”.
L’applicazione della psicoterapia istituzionale nella dinamica di gruppo ha dato luogo all’analisi istituzionale
L’etnografia della scuola
L’interazionismo simbolico (Scuola di Chicago). Concetto di definizione della situazione.
L’etnografia è un metodo usato per conoscere l’istituzione, non per fare interventi. É descrittiva.
abstract 7a lezione
Basi Psicanalitiche del Pensiero Istituzionale
Freud. “Totem e tabù” (1913); “Psicologia delle masse e analisi dell’Io” (1919 – 1920); “Il disagio della civiltà” (1928 – 1929)
Istituzionalizzazione del Pensiero Psicanalitico
La formazione: la sociologia critica (Weber, Lefebvre, Lucas) e la psicanalisi.
Introduzione storica al problema.
Il suicidio di Tausk. Il caso de “L’uomo col magnetofono” (J. P. Sartre).
Le regole dell’Analisi diventano l’Istituzione Psicanalitica. “Psicanalisi dell’inquadramento psicanalitico” (J. Bleger). La necessità della formazione psicanalitica.
Cenni di Tecnica di Analisi Istituzionale
Analisi di finalità, comunicazione. funzioni e apprendimento all’interno dell’istituzione.
Il livello simbolico dell’istituzione: rappresentazione interna dell’istituzione nei membri dell’istituzione, gruppi informali, dinamicità dell’istituzione.
8° fine settimana
La comunità.
(Nozione di comunità. Idea del territorio. Nozioni di salute e malattia. Il problema della partecipazione e della comunicazione).